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Non c’è più tempo: via il vincolo di esclusività che blocca le professioni sanitarie

  • alessandroplugcom
  • 3 giu
  • Tempo di lettura: 2 min


Il momento di agire è adesso. Il vincolo di esclusività che ancora oggi grava su migliaia di professionisti sanitari del comparto rappresenta un ostacolo non solo alla crescita individuale dei lavoratori, ma anche all’efficienza dell’intero Sistema Sanitario Nazionale.


Ho più volte evidenziato [https://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=123149 e https://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=128291], e la nostra Federazione ha fatto altrettanto [https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=128828], come tale vincolo penalizzi le professioni sanitarie, negando la possibilità di mettere a frutto le proprie competenze al di fuori dell’orario di servizio, impedendo l’erogazione di servizi integrativi alla cittadinanza e ostacolando la piena continuità assistenziale, tanto invocata nella riforma dell’assistenza territoriale.


Le deroghe temporanee introdotte negli anni più recenti, pur apprezzate, hanno dimostrato che la libera professione può essere esercitata con equilibrio e responsabilità.


Tuttavia, non possiamo più accettare soluzioni provvisorie: serve una norma strutturale, chiara, definitiva. Una norma che allinei tutte le professioni sanitarie al principio costituzionale della parità di trattamento e riconosca pari dignità professionale rispetto alle altre componenti del SSN.


L’attività libero professionale, se ben regolamentata, è una risorsa: per i cittadini, che potranno contare su maggiore accessibilità e continuità delle cure; per le strutture pubbliche, che potranno affrontare più efficacemente la carenza di personale; e per i professionisti stessi, che avranno nuove opportunità di crescita, motivazione e riconoscimento.. 


La crescita professionale, l’attrattività dei percorsi formativi, la possibilità di rispondere con flessibilità ai bisogni di salute dei cittadini passano anche attraverso una riforma che metta fine a disparità ormai ingiustificabili. La Federazione nazionale TSRM e PSTRP, in linea con il proprio mandato istituzionale, è da tempo impegnata in un dialogo costante con le istituzioni e i soggetti parlamentari per sostenere un’evoluzione normativa stabile, non emergenziale, che consenta alle professioni sanitarie di operare con strumenti coerenti con le competenze maturate e con le esigenze del contesto attuale.


Siamo determinati a rappresentare questa istanza con fermezza e coerenza, consapevoli che si tratta di un passaggio fondamentale per assicurare futuro e dignità alle nostre professioni. Ci attendiamo a breve segnali chiari e concreti dagli interlocutori politici. La nostra Federazione è pronta a offrire piena collaborazione, nella convinzione che la modernizzazione del sistema sanitario italiano passi anche da qui: dalla rimozione di ostacoli ingiustificati e dalla valorizzazione autentica delle professioni sanitarie.


Diego Catania

Presidente della Federazione nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP

 
 
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