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  • TeRP. Etica, Deontologia e futuro della professione

    Il 15 e 16 febbraio, Roma ha ospitato un incontro di grande rilievo per i Tecnici della riabilitazione psichiatrica (TeRP). La Commissione di albo nazionale (Cdan) ha riunito i Presidenti delle Commissioni territoriali per approfondire il nuovo Codice deontologico e delineare le prospettive future della professione. Dopo i saluti istituzionali della Presidente della Commissione di albo nazionale, Roberta Famulari , la prima giornata è stata dedicata all’analisi delle nuove norme di comportamento, approvate il 31 gennaio a Ferrara dal Consiglio nazionale della FNO TSRM e PSTRP.  Un confronto stimolante ha messo in luce il ruolo cruciale dell’etica, fondamento imprescindibile delle norme deontologiche per una professionalità sempre più consapevole e qualificata. Interventi di esperti come il Prof. Daniele Rodriguez , Ordinario di Medicina Legale i.q. dell’Università di Padova, e Don Massimo Angelelli , Bioeticista e Direttore dell’Ufficio nazionale per la Pastorale della salute, hanno permesso di approfondire le tematiche in esame, affrontando aspetti peculiari che toccano non solo i professionisti, ma anche gli assistiti nella loro dimensione umana, morale e spirituale, arricchendo così le riflessioni che hanno acceso il confronto fra presenti.   A introdurre il percorso che a partire dal 2021, ha condotto alla revisione del Codice deontologico , sono stati Andrea Angelini e Donatella Ussorio , Consiglieri delegati della Commissione di albo nazionale dei TeRP, che hanno avuto un ruolo di primo piano nella stesura del nuovo Codice deontologico, e nel coordinamento del team dei TeRP, referenti delle diverse Commissioni di albo territoriali per i lavori di revisione.  La giornata si è conclusa con un ampio dibattito tra i partecipanti, favorendo uno scambio costruttivo di idee ed esperienze. Il secondo giorno la Presidente Famulari, dopo aver ripercorso i momenti più salienti del mandato quadriennale, ha evidenziato i passi fatti per l’evoluzione della professione, oltre a ribadire l’importanza della diffusione capillare  tra i colleghi del nuovo Codice deontologico. I Presidenti delle Commissioni di albo territoriali hanno poi condiviso riflessioni, criticità e proposte in un dialogo aperto e proattivo, volto a rafforzare la professione e il servizio agli assistiti. A chiudere i lavori, gli interventi del Vicepresidente Pietro Massaro , del Segretario Chiara Laura Riccardo e dei Consiglieri Valerio De Lorenzo , Irene Pontarelli e Luca Rossi , che hanno rinnovato l’impegno e l’entusiasmo per le sfide future, rafforzando lo spirito di collaborazione con i colleghi sul territorio. Un doppio appuntamento quello dei TeRP che ha ribadito l’importanza dell’etica e della condivisione per il progresso della professione.

  • #UNIAMOleforze: Bologna in festa per la Giornata delle malattie rare

    La Federazione nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP , insieme all’ Ordine TSRM e PSTRP di Bologna e alle sue Commissioni di albo , parteciperà all’evento organizzato da UNIAMO – Federazione italiana malattie rare in occasione della Giornata delle malattie rare , che si terrà dalle ore 10:00 alle 19:00 di sabato 1° marzo 2025 a Bologna, in Piazza Lucio Dalla. Le Commissioni di albo dell’Ordine di Bologna saranno impegnate in attività interattive e laboratori esperienziali, ideati per far conoscere il ruolo delle nostre professioni sanitarie nel campo delle malattie rare, coinvolgendo il pubblico con iniziative pratiche e dimostrative. Invitiamo tutti a partecipare per conoscere, divertirsi e accendere i riflettori sulle malattie rare, contribuendo a dare voce e visibilità a chi vive questa realtà ogni giorno. Scarica il programma della giornata, clicca qui.

  • Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario e socioassistenziale

    In Italia ogni giorno oltre 3 milioni di professionisti – del comparto sanitario, sociosanitario, assistenziale e socioassistenziale e del volontariato – si dedicano con passione e competenza al benessere della comunità. È per dar voce e valore a queste azioni che si è celebrata oggi la Giornata Nazionale del personale sanitario e sociosanitario, del personale assistenziale, socioassistenziale e del volontariato. Un appuntamento istituito con la Legge 13 novembre 2020, in onore del personale, sanitario e sociosanitario, assistenziale e socioassistenziale e del volontariato che nel corso della pandemia da Coronavirus è stato in prima linea e che, quotidianamente, affronta le sfide di un sistema sanitario complesso per garantire il diritto alla salute e la tutela della dignità di ogni persona. “Rinnovamento delle professioni per una nuova sanità” è il tema al centro del convegno andato in scena giovedì 20 febbraio 2025, presso le Corsie Sistine, Complesso di Santo Spirito in Sassia – Roma. Oltre 800 i professionisti del settore Sanitario presenti, per dibattere su tematiche più che mai attuali, e che ogni giorno catalizzano l’attenzione dell’intero Paese.  “Oggi celebriamo tutte le donne e gli uomini che, ogni giorno, contribuiscono a garantire la salute degli italiani e lo facciamo insieme alle Federazioni e ai consigli Nazionali degli Ordini che ringrazio per il loro contributo costruttivo – ha detto il Ministro della Salute Orazio Schillaci, in apertura dei lavori -. Questa giornata è anche l’occasione per confrontarci sulla necessità di innovarsi. Questo governo ha fatto della salute dei cittadini una priorità del proprio operato e lavoriamo per una forza lavoro in numero adeguato e con competenze moderne e aggiornate. Valorizzare il personale, infatti, vuol dire migliorare il Servizio sanitario nazionale”. A seguire i saluti istituzionali: del Sen. Francesco Zaffini – Presidente Commissione Salute del Senato della Repubblica.   “Grazie a voi, professionisti del settore, il Sistema Sanitario Nazionale eroga oltre 2 milioni di prestazioni al giorno. Il nostro è il migliore Sistema Sanitario Nazionale d’Europa. Dobbiamo preservarlo. Questo va però anche riformato, e lo stiamo facendo. Abbiamo cambiato la modalità di accesso alla facoltà di medicina, un nuovo sistema che entrerà in vigore dall’anno accademico 2025/26. – Ha sottolineato il Presidente Zaffini -. Lavoriamo a una riforma in Senato sulle specializzazioni mediche e veterinarie. Nel milleproroghe abbiamo fatto numerose cose importanti: sarebbe opportuno ricordare la proroga della formazione obbligatoria. Lavoriamo anche a una proroga al vincolo di esclusività delle professioni sanitarie. Siamo consapevoli del grande compito che ci attende”.  A seguire ha preso la parola sul palco l’On. Ugo Cappellacci – Presidente Commissione Salute della Camera dei Deputati. “I professionisti sanitari rappresentano il pilastro del Sistema Sanitario Nazionale. Oggi non siamo qui solo per rendere omaggio all’impegno di tutti i professionisiti del settore sanitario, ma anche per capire come possiamo migliorarlo. Noi abbiamo iniziato a farlo dall’ascolto, con una indagine conoscitiva, la prima nella storia della Repubblica, sulle professioni sanitarie. Indagine che nasce dalla necessità di conoscere a fondo le realtà per individure soluzioni efficaci. Il Sserivzio Sanitario Nazionale non può più ragionare e andare avanti con una logica emergenziale. Dall’indagine – ha poi continuato il Presidente Cappellacci –  viene fuori il problema della riforma delle carriere. Bisogna coordinare meglio la formazione universitaria con le reali esigenze. Evitare squilibri tra domanda e offerta di professionisti. La sicurezza è un altro aspetto importante: si sta facendo di tutto. Gli attacchi ai professionisti della sanità sono atti spregevoli. Non è solo un problema di sicurezza ma anche e soprattutto culturale. Infine il tema della semplificazione burocratica: liberare risorse affinchè i professionisti del settore possano dedicarsi all’atto medico. Insieme costruiremo il futuro della sanità pubblica. Grazie a tutti per quello che fate”. A concludere il giro di saluti istituzionali, è intervenuto l’ On. Marcello Gemmato – Sottosegretario Ministero della Salute.  “Un complimento va alle Federazioni degli Ordini per aver mobilitato così tanti professionisti del settore sanitario. Questo è sintomo della grande credibilità che hanno i professionisti del settore. Elemento di novità: capacità di ascolto e dialogo del Governo, in particolare con i professionisti sanitari. Oggi ci troviamo a riflettere sul destino del Sistema Sanitario Nazioanle. Il suo destino – ha spiegato l’On. Gemmato – passa attraverso i professionisti sanitari. Chi ha pensato al PNNR prima di noi non ha pensato ai medici, ma oggi stiamo provando a rimediare. La carenza di professionisti sanitari deriva da scelte sbagliate del passato. Il medico di oggi, è quello che si è formato 10 anni fa. È lì che c’è stato un errore. Sottolineare l’importanza di ascoltare le professioni sanitarie, cosa che anni fa non è stata fatta. Questi non sono solo momenti di scambio tra politica e professioni, ma sono momenti in cui noi ascoltiamo e cerchiamo di tradurre i consigli e le richieste in atti concreti. Rimbocchiamoci le maniche, abbiamo una grande sfida. Non esiste sanità di destra e di sinistra. Esiste l’universalismo del nostro sistema che ancora oggi viene quotato come quarto al mondo”.  Momento centrale della Giornata è stato l’intervento delle Federazioni e dei Consigli nazionali delle professioni sanitarie e socio sanitarie, assistenziali e socio assistenziali e del volontariato . Medici, odontoiatri, farmacisti, infermieri, veterinari, ostetriche, fisioterapisti, psicologi, biologi, chimici, fisici, professionisti sanitari dell’area tecnica, della riabilitazione e della prevenzione e assistenti sociali. Teresa Calandra , Presidente della FNO TSRM e PSTRP : “La situazione attuale non è incoraggiante, ma se vogliamo il miglior futuro della nostra sanità questo deve necessariamente passare dalla responsabile e coraggiosa evoluzione delle professioni sanitarie.   Riteniamo che, sotto l’egida del Ministero della salute, si debbano definire i fini identitari delle singole professioni sanitarie, ciò che le rende uniche e indispensabili, per poi poter con la necessaria serenità ragionare su quel che è condiviso o condivisibile tra due o più di esse, a volte anche tra tutte loro, per garantire la flessibilità necessaria alla interprofessionalità, alla sostenibilità e al potenziamento del sistema”. Dopo aver ascoltato le conclusioni dei Presidenti e rappresentanti delle Federazioni, sul palco del dibattito è tornato il Ministro della Salute Orazio Schillaci, per concludere i lavori.  “ Gli interventi delle Federazioni hanno ripreso proposte sulle quali già abbiamo iniziato a lavorare. Oggi credo che per voi e noi la parola chiave è cambiamento. Un processo che richiede la partecipazione di tutti. Il Sistema sanitario nazionale deve ritrovare parte della sua operatività. Fare una riflessione sulla questione retributiva. Affrontare carenze per disomogeneità territoriali. Ricordo che stiamo lavorando a un insieme di interventi per riordinare le professioni. Vogliamo mantenere altissimo il livello dei nostri professionisti – Ha sottolineato il Ministro della Salute Schillaci -. Va per questo assicurato un aggiornamento continuo. Quello delle competenze è un elemento fondamentale. Il progresso tecnologico corre. Cambiano le esigenze, stiamo investendo sulla digitalizzazione. Siamo impegnati nella Legge 3/2018, dobbiamo superare le criticità. Il nostro è un impegno a 360° che si tradurrà entro la fine dell’anno in un provvedimento di riforma organica sul quale stiamo lavorando”.  Guarda l’intervento della Presidente Calandra Guarda la registrazione di tutto l’evento: Roma, 20 febbraio 2025 Rassegna stampa Quotidiano sanità ; Quotidiano sanità (bis) ; Sanità informazione ;

  • Sanità digitale e professioni sanitarie: tra evoluzione e nuove competenze

    La digitalizzazione sta rivoluzionando il sistema sanitario del nostro Paese. Per garantire un impatto realmente efficace, è fondamentale una gestione attenta e competente, che ponga al centro la persona assistita e preveda una formazione adeguata per i professionisti sanitari. È quanto emerge dal convegno che si è tenuto venerdì scorso (21 febbraio 2025) a Roma, presso la Biblioteca del Senato della Repubblica “Giovanni Spadolini”. L’evento, organizzato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione ( Fno Tsrm e Pstrp) , ha promosso una riflessione proattivo sulle sfide e le opportunità offerte dalla transizione digitale in ambito sanitario. «Riteniamo sia fondamentale confrontarsi su come garantire che l’innovazione tecnologica in ambito sanitario proceda nel rispetto dei diritti dei cittadini e dei principi etici che guidano le nostre professioni, come ben testimoniato dai nuovi codici deontologici recentemente approvati dal nostro Consiglio nazionale. – è il commento di Teresa Calandra , Presidente della Federazione nazionale , che ha aggiunto – La digitalizzazione rappresenta una svolta epocale che sta trasformando anche il modo in cui vengono erogati i servizi sanitari, migliorandone l’efficienza e l’accessibilità, nonché la qualità complessiva delle cure. Tuttavia, questo cambiamento porta con sé nuove sfide, sia dal punto di vista della protezione dei dati personali sia per le responsabilità scientifiche e professionali». L’avvio della transizione digitale negli enti pubblici e l’impatto della digitalizzazione sui professionisti sanitari, inclusi quelli in regime di libera professione, hanno rappresentato temi centrali del dibattito, con uno sguardo rivolto agli sviluppi futuri. Quella del digitale è una vera rivoluzione, anche grazie agli investimenti che, in questo settore, sono in crescita. Tuttavia, permangono forti disuguaglianze territoriali: i dati di NetConsulting Cube – del giugno scorso – evidenziano che la spesa media per la sanità digitale è di 76,4 euro per abitante, con una differenza superiore al 50% tra le Regioni del nord e del sud Italia.  «La digitalizzazione in sanità è una grande opportunità per il SSN, ma richiede il coinvolgimento attivo di tutti gli attori che ne fanno parte. La carenza di competenze digitali tra i professionisti sanitari rappresenta un ostacolo significativo all’adozione di queste tecnologie, a cui si aggiunge una gestione regionale della sanità frammentata» così il Sottosegretario alla salute , Marcello Gemmato , intervenuto al convegno della Fno Tsrm e Pstrp, il quale ha sottolineato che il sistema sanitario, grazie al digitale ambisce a diventare più efficiente, equo e sostenibile, tuttavia «per farlo bisogna investire nelle competenze dei professionisti sanitari, fornendo loro strumenti e competenze per migliorare la qualità dell’assistenza, ottimizzare l’organizzazione del lavoro e garantire un accesso equo ai servizi sanitari digitali. Con l’aiuto di tutti si potrà costruire un sistema moderno, integrato e capace di offrire servizi di qualità a tutti i cittadini». La Fno Tsrm e Pstrp ha avviato una serie di iniziative volte a facilitare l’adozione di strumenti digitali da parte dei professionisti della salute, garantendo formazione specifica, supporto nell’utilizzo delle nuove piattaforme e un percorso di progressiva integrazione con il FSE (Fascicolo sanitario elettronico e gli altri sistemi digitali nazionali). In particolare la Federazione nazionale ha adottato il Piano triennale di transizione digitale – come spiegato da Alessandro Iala , consulente della Federazione nazionale per la Transizione digitale – un documento che pone le basi per un’evoluzione concreta e sostenibile in termini di sanità digitale, in piena sintonia con le direttive e le raccomandazioni dell’Agenzia per l’Italia digitale (AgID), che non solo ambisce a implementare nuove tecnologie, ma che ha l’obiettivo di ripensare ai processi in un’ottica di efficienza, interoperabilità e accessibilità dei servizi per i professionisti e i cittadini. Con riferimento alla trasformazione digitale, è intervenuta anche Alessandra Pieroni , della Direzione Innovazione e Transizione Digitale di AgID , la quale ha sottolineato l’importanza dell’Infrastruttura pubblica digitale (IPD) per la modernizzazione e l’efficienza dei servizi pubblici e privati, garantendo un accesso ampio, sicuro e interoperabile. Grazie all’uso di sistemi digitali condivisi, questa Infrastruttura facilita la creazione di processi innovativi e servizi avanzati per la PA, riducendo frammentazione e ridondanze. Agendo come ‘ building block’ digitali, queste infrastrutture permettono una trasformazione digitale su larga scala, favorendo l’integrazione tecnologica e promuovendo una governance più agile, efficace e accessibile ai cittadini e alle imprese. In questo contesto, una particolare attenzione è stata dedicata alla protezione dei dati personali. Ovvero dati sensibili, il cui rispetto della riservatezza non costituiscono un mero adempimento burocratico, ma un principio etico e professionale alla base della pratica sanitaria, in quanto integrata già nei codici deontologici di recente approvazione, come ha evidenziato Saverio Colabianchi , DPO della Federazione nazionale . La digitalizzazione impone nuove responsabilità, ma rafforza il ruolo del professionista nella tutela della riservatezza, integrità e disponibilità delle informazioni.  Concetto confermato anche da Silvia Melchionna del Dipartimento libertà pubbliche e sanità del Garante per la protezione dei dati personali (GPDP), intervenuta alla giornata di studio, la quale ha sottolineato che la protezione dei dati non rappresenta un ostacolo alla digitalizzazione del sistema e dei servizi sanitari, a condizione che venga integrata sin dalle fasi iniziali di progettazione, secondo il principio della privacy by design , approccio che consente di sviluppare infrastrutture digitali sicure ed efficienti, garantendo il rispetto della riservatezza e la conformità normativa senza compromettere l’innovazione e l’accessibilità dei servizi. Alla luce di queste considerazioni, la ricerca scientifica assume un ruolo centrale, focalizzandosi sull’integrazione delle tecnologie digitali nei percorsi assistenziali, e sulla valutazione dell’impatto della sanità digitale in termini di efficacia e sostenibilità, oltreché lo sviluppo di nuove metriche per misurare l’innovazione sanitaria, fornendo dati sul rapporto costo-beneficio e qualità delle nuove modalità di assistenza. Ad introdurre il dibattito è stato il Presidente dell’ Istituto superiore di sanità , Rocco Bellantone , che ha sottolineato il ruolo di primo piano dell’ISS nella ricerca sull’intelligenza artificiale e la digitalizzazione, con un impegno costante per la trasparenza dei dati e la formazione dei professionisti. Bellantone ha evidenziato la necessità di un’azione collettiva e una visione condivisa per superare le resistenze, garantire un quadro normativo adeguato e promuovere la trasparenza dei processi, nonché l’uso di dati sintetici nella ricerca per affrontare i limiti legati alla privacy proprio nella ricerca. Secondo Giuseppe Greco , Professore dell’ Università degli studi di Firenze intervenuto all’evento: «La ricerca sulle professioni Tsrm e Pstrp si inserisce nella più ampia sfida evolutiva delineata dal documento approvato dalla Federazione nazionale il 29 luglio 2023. Questo testo invita i professionisti sanitari a una riflessione consapevole sul loro ruolo nel sistema sanitario, sottolineando la necessità di un’integrazione sempre più stretta tra le diverse discipline e professioni. Al tempo stesso, ribadisce l’importanza di definire con chiarezza i ruoli e i modelli di presa in carico specifici per ogni professione, evitando sovrapposizioni e favorendo una collaborazione efficace. Centrale è anche la visione secondo cui le professioni sanitarie non possono essere definite solo in base alle prestazioni erogate, ma devono piuttosto rispondere ai bisogni di salute della popolazione, evolvendo di conseguenza. Il raggiungimento di questi obiettivi passa necessariamente attraverso l’innovazione digitale, il cui impatto è ormai imprescindibile per il futuro della sanità. Proprio il rapporto tra digitalizzazione e responsabilità sociali, scientifiche e professionali rappresenta il tema centrale della giornata di riflessione odierna». Guglielmo Bonaccorsi, Stefano Durante e Martina Giusti hanno presentato lo stato dell’arte di tre progetti del centro studi Sapis della Fno Tsrm e Pstrp, rispettivamente l’osservatorio sulle professioni Tsrm e Pstrp e territorio, quello sulle professioni Tsrm e Pstrp negli IRCCS (SPIRLab) e la special issue di Frontiers che, a seguito dello Spring colloquium del maggio 2024, fornirà risorse bibliografiche sul contributo delle professioni sanitarie nell’assicurare la sanità pubblica. Infine, la giornata, con gli interventi dei consulenti della Fno Tsrm e Pstrp, Marco Montes e Roberto Dezio – del gruppo libera professione , ha rivolto il suo sguardo ai liberi professionisti, che rappresentano circa il 30% degli iscritti Tsrm e Pstrp, evidenziando la necessità di gestire la transizione digitale con strumenti adeguati. I professionisti sanitari autonomi, devono poter affrontare questo mutamento partendo da garanzie concrete, che riconoscano il loro ruolo e incentivino il loro contributo all’interno del SSN. In questo scenario, la Federazione nazionale ha intrapreso diverse attività tra cui l’aggiornamento dei codici ATECO delle professioni Tsrm e Pstrp, la costituzione del tavolo paritetico con la FNOMCeO, le Società tra professionisti e l’avvio dei lavori per la cassa previdenziale, che rappresentano i pilastri fondamentali di una strategia organica e strutturata, con l’obiettivo di garantire il successo della trasformazione digitale, valorizzando il lavoro dei professionisti autonomi, assicurando loro maggiori tutele e opportunità.  L’innovazione tecnologica non è un fine, ma uno strumento per migliorare la qualità delle cure e ottimizzare le risorse. Dal convegno è emersa con la necessità di un maggiore coinvolgimento delle professioni sanitarie nei processi decisionali sulla digitalizzazione, affinché le nuove tecnologie rispondano davvero ai bisogni di assistiti e operatori, per garantire un sistema sanitario più equo, efficiente e umano, in cui l’innovazione vada di pari passo con l’etica e la relazione di cura. Guarda la registrazione dell’evento  Roma, 24 febbraio 2025  Rassegna stampa Agenzia salute Trend sanità DottNet Panorama della sanità  AzSalute Notizie Tiscali Blog.it Corriere nazionale.it CorrierePl.it Distretto Economico Gazzette del Sud Giornale partite Iva Ildenaro.it Ildirigente.com Ilmoderatore Il Tempo IlTime.it Il Tirreno IMG press Italia notizie 24 Italpress Stampa parlamento Libero quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno Agenzia di stampa AGR Affari italiani

  • Logopedisti: nuove regole per una professione in evoluzione

    Lo scorso 28 febbraio, il Centro ‘Cavour’ di Roma, ha ospitato il convegno dal titolo “ Il nuovo Codice deontologico del Logopedista : si cura la persona ”. Una giornata di studio, con lo scopo di presentare il nuovo codice etico dei Logopedisti e approfondirne i temi di maggior rilievo. L’evoluzione normativa e professionale, insieme all’innovazione tecnologica e ai mutati bisogni di cura, ha delineato il contesto in cui si inserisce il nuovo Codice deontologico, approvato lo scorso 31 gennaio dal Consiglio nazionale della FNO TSRM e PSTRP . Il documento è il risultato di un lavoro durato circa quattro anni, che ha coinvolto referenti della Commissione di albo nazionale dei Logopedisti, esperti qualificati e il gruppo di lavoro della Federazione nazionale, incaricato di aggiornarne le norme di comportamento delle professioni sanitarie. L’evento, organizzato dalla Commissione di albo nazionale dei Logopedisti della FNO TSRM e PSTRP, aperto ai referenti locali della professione, ha visto la partecipazione di circa 150 Logopedisti provenienti dai territori, per riflettere insieme sulle sfide che la professione logopedica si trova ad affrontare in un contesto sanitario in continua evoluzione. Un programma fitto, che ha visto l’intervento di una serie di relatori. A introdurre il convegno Tiziana Rossetto , Presidente della Commissione di albo nazionale, che ha analizzato le opportunità e le prospettive legate alle nuove norme di comportamento, con una particolare attenzione sugli aspetti innovativi ed evolutivi che la comunità professionale deve affrontare, espressi all’interno dei principi fondamentali del nuovo Codice. La giornata è proseguita articolando i vari passaggi che hanno segnato la crescita e l’evoluzione del nuovo documento, evidenziandone il grande valore all’interno del contesto professionale. Particolare attenzione è stata riservata all’importanza di inserire il Codice deontologico, come argomento di insegnamento all’interno dei corsi di laurea.  A tale proposito, è stata presentata e una ricerca condotta dalle Commissioni di albo territoriali, che ha permesso di analizzare le modalità di insegnamento e la percezione dell’importanza del Codice all’interno dei percorsi accademici.  Sulla base di questi risultati, è stato condiviso l’intento di dedicare adeguato spazio al suo insegnamento in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, affinché ai futuri professionisti sia consentito di acquisire una solida conoscenza etica e deontologica, elemento essenziale per garantire qualità e responsabilità nell’esercizio della professione. Durante il convegno sono intervenuti i componenti del gruppo di lavoro per la revisione dei Codici: Antonio Cerchiaro , Componente del Comitato centrale della Federazione nazionale con delega all’etica e alla deontologia, ha illustrato il percorso condiviso tra i diversi Codici deontologici della Federazione nazionale, seguito dall’intervento di Daniele Rodriguez – Medico legale – che ha evidenziato l’importanza della cultura professionale e le innovazioni introdotte all’interno delle nuove norme. L’avvocato Marco Croce ha analizzato il legame giuridico tra la responsabilità professionale e la deontologia, mentre il bioeticista don Massimo Angelelli ha approfondito i principi etici ispiratori del nuovo codice. La giornata di studio ha visto la partecipazione attiva di tutti componenti della Commissione di albo nazionale ed è culminata con una tavola rotonda, nella quale si è discusso dei dilemmi etici e deontologici che i Logopedisti affrontano nella pratica quotidiana. L’evento si è concluso con un confronto aperto e partecipato, sottolineando l’importanza di un Codice deontologico che sappia evolversi insieme alla professione, mantenendo sempre al centro la tutela della persona. Il dibattito ha confermato la necessità di un impegno condiviso per garantire elevati standard etici e professionali.

  • Maratona dell’udito

    Entro il 2030, oltre 500 milioni di persone nel mondo avranno problemi di udito e necessiteranno di riabilitazione, mentre più di un miliardo di giovani sono a rischio. È l’allarme lanciato da Udito Italia Onlus durante l’evento Maratona dell’udito, che si è tenuto oggi a Roma, in preparazione alla Giornata mondiale dell’udito del 3 marzo . L’evento ha riunito Istituzioni, Associazioni e professionisti sanitari con l’obiettivo di promuovere una rivoluzione culturale che porti le problematiche uditive al centro del dibattito politico e sanitario. La FNO TSRM e PSTRP , da anni vicina a Udito Italia Onlus , sostiene le iniziative di sensibilizzazione su questo tema. Per la Federazione nazionale è intervenuto al convegno il Tesoriere, Matteo Toniolo , che ha evidenziato l’importanza della prevenzione come strumento fondamentale per la tutela della salute e il valore dell’empowerment delle persone di tutte le età nella gestione della propria salute uditiva. Toniolo ha sottolineato il ruolo essenziale dei professionisti sanitari Tecnici audiometristi, Tecnici audioprotesisti e Logopedisti, figure chiave nella diagnosi precoce e nel trattamento dei disturbi uditivi. A seguire, l’intervento di Pietro Cino , Presidente della Commissione di albo nazionale dei Tecnici audiometristi , in rappresentanza delle professioni sanitarie coinvolte, che ha ribadito la necessità di potenziare l’offerta sanitaria sul territorio, sfruttando le nuove strutture territoriali, come le case di comunità, per garantire un accesso capillare ai servizi per la salute uditiva. Cino , infine, ha evidenziato l’importanza di un’informazione chiara ed efficace per aiutare i cittadini a conoscere i professionisti a cui rivolgersi. Al tavolo di lavoro delle professioni sanitarie, che si è tenuto ieri, oltre a Pietro Cino , hanno preso parte Marco Deiana della Commissione di albo dei Tecnici audiometristi , Patrizia Longo , Commissione di albo nazionale dei Logopedisti e Antonio Lauriola , per i Tecnici audioprotesisti.

  • I professionisti sanitari e sociosanitari italiani incontrano Mattarella

    “Non lasceremo mai solo nessuno, ma servono soluzioni urgenti per rispettare l’articolo 32 della Costituzione sul diritto alla salute” Le Federazioni e i Consigli nazionali che rappresentano le 31 professioni sanitarie e sociosanitarie presenti in Italia, oltre 1,5 milioni di professionisti, sono state ricevute oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale. Un incontro importante e atteso, durante il quale il Capo dello Stato ha potuto ascoltare quali siano i principali nodi da sciogliere per assicurare la tutela della salute, direttamente dai rappresentanti delle professioni sanitare e sociosanitarie. “Le professioni sanitarie e sociosanitarie – hanno detto i rappresentanti delle Federazioni e dei Consigli – sono, da sempre, accanto a chi soffre e ha bisogno del loro aiuto. Lo hanno dimostrato in particolare nelle fasi più dure della recente pandemia. Ora sono pronte ad affrontare tutte le necessità di prevenzione riabilitazione e cura dei cittadini, nelle strutture sanitarie e, soprattutto, nell’assistenza sul territorio e domiciliare, in virtù dei mutati bisogni e dei cambiamenti demografici che vedono un aumento esponenziale della popolazione anziana e dei malati cronici e con nuovi modelli organizzativi da adottare e adattare in ospedali, pronto soccorso e sul territorio, anche con il coinvolgimento della rete delle farmacie aperte al pubblico”. Le Federazioni e Consigli nazionali degli Ordini delle professioni sanitarie e sociosanitarie hanno anche illustrato le problematiche che derivano dalla grave carenza di professionisti e che senza soluzioni immediate rischiano di mettere a repentaglio l’attuazione dello stesso articolo 32 della Costituzione. Si dovranno definire dunque azioni per intervenire non solo sul reclutamento, ma anche per l’incremento dell’attrattività delle professioni sociosanitarie in generale e del loro impiego nel Servizio sanitario nazionale. Federazioni e Consigli nazionali hanno anche illustrato i molteplici eventi promossi su tematiche d’interesse generale quali: i valori etici; le prescrizioni deontologiche; la formazione continua; la sicurezza delle cure, delle persone assistite e degli stessi operatori sociosanitari. “L’incontro con il Presidente Mattarella – è il commento delle professioni – è un momento significativo, carico di emozione, che ancora una volta, dopo la partecipazione voluta dal Capo dello Stato alla manifestazione del 2 giugno e la medaglia d’oro al valore della sanità pubblica assegnata a tutte le professioni, riconosciuto il ruolo determinante dei professionisti per la tutela della salute pubblica, consolidando così l’alleanza tra i rappresentanti istituzionali delle professioni e dello Stato di cui gli Ordini e le relative Federazioni e Consigli nazionali sono organo sussidiario”. “L’impegno di chi lavora per la tutela della salute è di curare e assistere tutti, anche prevenendo per quanto possibile la diffusione delle patologie e delle disabilità. Per noi – affermano concludendo i rappresentanti delle professioni – il tempo di relazione è tempo di cura, perché non si basa sulla quantità, ma sulla qualità del rapporto con la persona e sulla sua intenzionalità, perché nessuno venga mai lasciato da solo”. Quirinale Quotidiano sanità  Ansa Farmacista 33 Sanità24 Gazzetta del mezzogiorno Adnkronos

  • Scarica la app ufficiale della FNO TSRM e PSTRP

    È disponibile l’applicazione ufficiale della Federazione nazionale Ordini dei tecnici sanitari radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. L’app consente a tutti i professionisti iscritti agli Ordini TSRM e PSTRP e ai relativi albi professionali o elenchi speciali a esaurimento l’accesso a varie funzionalità: Visualizzazione del tesserino elettronico; Pagamento della tassa di iscrizione; L’adesione al sistema di protezione, con relativa polizza assicurativa messa a disposizione della Federazione.

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