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36 risultati trovati con una ricerca vuota

  • I TSRM celebrano 60 anni: l’evoluzione di una professione fondamentale nella sanità italiana

    Il 4 agosto 1965 rappresenta una data fondamentale nella storia della sanità italiana. In quel giorno, il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat promulga la Legge n. 1103, composta da 24 articoli che regolamentano l’arte ausiliaria sanitaria del Tecnico di Radiologia Medica. Per la prima volta, questa figura viene ufficialmente riconosciuta e disciplinata. Con questa legge, viene affidato al Ministero della Sanità il compito di vigilare sulla formazione professionale, sulla verifica del titolo abilitante e sull’esercizio della professione. Si avvia così un percorso che porterà il TSRM a evolversi da semplice operatore tecnico a professionista sanitario con competenze avanzate e riconosciute. Un’evoluzione costante Nel corso di 60 anni, il cammino dei TSRM si è intrecciato con il continuo progresso tecnologico e con le trasformazioni del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). L’introduzione di nuove tecnologie diagnostiche, la crescente complessità delle prestazioni e l’integrazione tra competenze sanitarie e digitali hanno richiesto un aggiornamento continuo, sia dal punto di vista formativo che normativo. Un momento decisivo arriva con la Legge 3 del 2018, che sancisce la nascita degli Ordini TSRM e PSTRP. Un riconoscimento formale e sostanziale che valorizza ulteriormente la professione, tutelando cittadini e pazienti e garantendo standard elevati di qualità, sicurezza e responsabilità. Un ruolo centrale nel percorso di cura Oggi il Tecnico sanitario di radiologia medica è una figura chiave all’interno del SSN. Collabora strettamente con medici e altri professionisti sanitari, gestisce tecnologie avanzate e svolge un ruolo essenziale nel percorso diagnostico e terapeutico del paziente. La sua preparazione non è più soltanto tecnica, ma anche etica, relazionale e organizzativa. La professione si basa su competenze interdisciplinari, capacità di interpretare i bisogni sanitari e padronanza degli strumenti più innovativi. Uno sguardo verso il futuro Il futuro del TSRM sarà determinato non solo dall’evoluzione tecnologica, ma soprattutto dalla capacità di utilizzare le innovazioni con intelligenza, responsabilità e visione. In un SSN in continua trasformazione, la vera innovazione sarà rappresentata da professionisti in grado di interpretare il cambiamento, non solo di seguirlo. Nel sessantesimo anniversario della Legge 1103, si celebra non solo una normativa storica, ma anche una comunità professionale che ha saputo crescere, adattarsi e diventare un punto di riferimento nella sanità italiana. Commissione di albo nazionale dei TSRM

  • TFCPC: Il cuore biotecnologico del sistema sanitario

    Il 27 luglio si celebra la giornata dei Tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare (TFCPC) . Nel panorama delle professioni sanitarie, il TFCPC riveste un ruolo essenziale, esclusivo e ad elevata responsabilità, all’interfaccia tra biotecnologie, ingegneria biomedica e medicina clinica. Il TFCPC affronta un percorso accademico selettivo, che inizia con un corso di laurea triennale in tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, e può proseguire con master caratterizzanti, corso di laurea magistrale e il dottorato di ricerca. Il TFCPC acquisisce, in parallelo alle competenze clinico-assistenziali, conoscenze altamente specialistiche relative a biomateriali e tecnologie biomediche utilizzati nell’ambito di strategie di monitoraggio e supporto vitale, dal territorio alle aree a più elevata complessità. Nello specifico, tra le più peculiari attività del TFCPC rientrano: supporto extracorporeo (bypass cardiopolmonare convenzionale, ECMO, bypass veno-venoso, sostituzione renale ed emofiltrazione/emoassorbimento), monitoraggio emodinamico di base e avanzato, e valutazioni emogasanalitiche e coagulative point-of-care in sala operatoria, sala di emodinamica, terapia intensiva; strategie di gestione del sangue e dei suoi derivati, incluse tecniche aferetiche e di recupero sangue; strategie di rianimazione cardiopolmonare extracorporea (ECPR) nel contesto dell’arresto cardiaco intra ed extra-ospedaliero; metodiche di perfusione d’organo in-situ ed ex-situ finalizzate al procurement, alla preservazione, al ricondizionmento ed alla valutazione degli organi (cuore, polmoni, fegato, reni e pancreas), per ottimizzare l’outcome del prelievo e del trapianto; tecniche di ecografia cardiaca e vascolare in ambito domiciliare, ambulatoriale, periprocedurale e perioperatorio ed intensivistico; tecniche di elettrofisiologia e cardiostimolazione temporanee e permanenti, dall’impianto alla programmazione, fino al monitoraggio, anche remoto; tecniche di elettrocardiografia e di valutazione della funzionalità respiratoria, anche nel contesto della medicina sportiva; metodiche di supporto circolatorio meccanico a breve, medio e lungo termine (contropulsazione aortica, sistemi di assistenza ventricolare e cuori artificiali); strategie di chemioterapia ipertermica antiblastica intraperitoneale e intratoracica. Il Tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare presta la propria attività in contesti ospedalieri e ambulatoriali, pubblici e privati, ma anche nell’ambito di aziende di settore, come specialist di prodotti medicali. Di seguito alcuni documenti redatti dalla Commissione di albo nazionale dei Tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare : documento di posizionamento sulle competenze professionali del Tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare (aggiornato al 20 febbraio 2025) ; competenze esclusive del TFCPC nella gestione dell’ECMO; idoneità del TFCPC circa il reperimento di accessi venosi periferici; il ruolo del TFCPC nella telemedicina . Puoi trovare i documenti sopraelencati all’interno della pagina del sito internet della Federazione nazionale, dedicata alla professione dei TFCPC, clicca qui per consultarla . Commissione di albo nazionale dei Tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare 27 luglio 2025

  • Farmacia dei servizi: la FNO TSRM e PSTRP sottolinea l'importanza fondamentale dei Tecnici di laboratorio.

    La Federazione nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (FNO TSRM e PSTRP) interviene sulle recenti intese tra la Federazione nazionale degli Ordini dei Farmacisti italiani (FOFI) e la Federazione nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), evidenziando l’importanza di un coinvolgimento attivo dei Tecnici sanitari di laboratorio biomedico (TSLB) nell’ambito dell’accordo sottoscritto il 15 luglio 2025, riguardante l’utilizzo in farmacia di dispostivi diagnostici rapidi, come il near patient testing (NPT) e il point of care testing (POCT) . A seguito della sottoscrizione del protocollo d’intesa, avvenuta nei giorni scorsi tra FOFI e FNOB, la FNO TSRM e PSTRP ha ufficialmente inviato una richiesta formale al Sottosegretario di Stato alla salute, on. Marcello Gemmato, e ai Presidenti delle due Federazioni, Andrea Mandelli e Vincenzo D’Anna finalizzata ad essere parte integrante dell’intesa. In particolare, la FNO TSRM e PSTRP rimarca il ruolo professionale imprescindibile, istituzionale e paritario dei Tecnici sanitari di laboratorio biomedico (TSLB) come parte attiva del protocollo, con l’intento di promuovere un processo diagnostico completo e sicuro, nel rispetto delle reciproche competenze. «La validità e completezza del protocollo d’intesa – si legge nella nota firmata dal Presidente della FNO TSRM e PSTRP, Diego Catania, e dal Presidente della Commissione di albo nazionale dei Tecnici sanitari di laboratorio biomedico, Fabio Corbino – presuppongono necessariamente la partecipazione della nostra Federazione, in un confronto costruttivo con il Ministero della salute, allo scopo di individuare requisiti, criteri e procedure condivise, tali da garantire la sicurezza e la qualità delle prestazioni a tutela del benessere dei cittadini». Il valore dei TSLB nella supervisione dei processi analitici, nella validazione della strumentazione e nei controlli di qualità è fondamentale per assicurare l’affidabilità dei risultati diagnostici, anche al di fuori dal laboratorio tradizionale. La Federazione nazionale chiede, dunque, una rapida convocazione di un tavolo tecnico ministeriale, per attivare un percorso condiviso e orientato ad assicurare i massimi livelli di sicurezza, efficacia e protezione per la salute pubblica, coerente con un approccio multidisciplinare, che riconosca le specificità di tutti i professionisti coinvolti.

  • Incidenti sul lavoro a Napoli: la FNO TSRM e PSTRP sollecita un intervento politico concreto e urgente per garantire la sicurezza.

    «La tragica perdita di vite umane sul lavoro richiede una risposta politica decisa e immediata». Con queste parole, Diego Catania, Presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (FNO TSRM e PSTRP), ha espresso il suo profondo cordoglio per le tre vittime dell’incidente sul lavoro avvenuto ieri a Napoli. «La sicurezza sul lavoro – ha dichiarato Catania – è un diritto sancito dalla Costituzione. È necessario introdurre normative più rigorose e destinare maggiori risorse ai dipartimenti territoriali che si occupano dei controlli ispettivi. Inoltre, è fondamentale valorizzare il ruolo dei Tecnici della prevenzione, professionisti sanitari appartenenti ai nostri Ordini, che svolgono una funzione strategica nel garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Grazie alle loro competenze, i Tecnici della prevenzione rappresentano un presidio essenziale per la salute pubblica. Tuttavia, senza un intervento deciso da parte del legislatore, il rischio che tragedie come quella di Napoli si ripetano rimane elevato». L’incidente di Napoli si inserisce in un contesto preoccupante, caratterizzato da un numero ancora troppo alto di infortuni mortali. Secondo i dati INAIL, nei primi mesi del 2025 si sono registrati 207 incidenti mortali, con un aumento dell’1,5% rispetto al 2024. Considerando anche gli incidenti in itinere, il totale dei decessi sale a 286, segnando un incremento del 29,5%. Questi numeri non possono più essere ignorati. «Chiediamo alle istituzioni interventi concreti e mirati. È necessario adottare un piano nazionale strutturato che metta la prevenzione al centro delle politiche del lavoro. Inasprire le pene per i datori di lavoro inadempienti non è sufficiente. Serve una campagna di sensibilizzazione per cambiare la cultura della prevenzione, premiando le aziende virtuose che rispettano le norme e investono nella sicurezza. Non basta piangere le vittime, è urgente invertire questa drammatica tendenza», ha aggiunto Vincenzo Di Nucci, Presidente della Commissione di albo nazionale dei Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro della FNO TSRM e PSTRP. La Federazione nazionale, già attivamente coinvolta in tavoli tecnici con il Ministero del Lavoro, ribadisce la propria disponibilità a collaborare a tutti i livelli – nazionale e territoriale, tramite gli Ordini – per promuovere una cultura della sicurezza solida e duratura, con l’obiettivo di evitare che tragedie come quella di Napoli si ripetano in futuro.

  • Scarica la app ufficiale della FNO TSRM e PSTRP

    È disponibile l’applicazione ufficiale della Federazione nazionale Ordini dei tecnici sanitari radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. L’app consente a tutti i professionisti iscritti agli Ordini TSRM e PSTRP e ai relativi albi professionali o elenchi speciali a esaurimento l’accesso a varie funzionalità: Visualizzazione del tesserino elettronico; Pagamento della tassa di iscrizione; L’adesione al sistema di protezione, con relativa polizza assicurativa messa a disposizione della Federazione.

  • Non c’è più tempo: via il vincolo di esclusività che blocca le professioni sanitarie

    Il momento di agire è adesso. Il vincolo di esclusività che ancora oggi grava su migliaia di professionisti sanitari del comparto rappresenta un ostacolo non solo alla crescita individuale dei lavoratori, ma anche all’efficienza dell’intero Sistema Sanitario Nazionale. Ho più volte evidenziato [ https://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=123149 e https://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=128291 ] , e la nostra Federazione ha fatto altrettanto [ https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=128828 ] , come tale vincolo penalizzi le professioni sanitarie, negando la possibilità di mettere a frutto le proprie competenze al di fuori dell’orario di servizio, impedendo l’erogazione di servizi integrativi alla cittadinanza e ostacolando la piena continuità assistenziale, tanto invocata nella riforma dell’assistenza territoriale. Le deroghe temporanee introdotte negli anni più recenti, pur apprezzate, hanno dimostrato che la libera professione può essere esercitata con equilibrio e responsabilità. Tuttavia, non possiamo più accettare soluzioni provvisorie : serve una norma strutturale , chiara, definitiva. Una norma che allinei tutte le professioni sanitarie al principio costituzionale della parità di trattamento e riconosca pari dignità professionale rispetto alle altre componenti del SSN. L’attività libero professionale, se ben regolamentata, è una risorsa: per i cittadini, che potranno contare su maggiore accessibilità e continuità delle cure; per le strutture pubbliche, che potranno affrontare più efficacemente la carenza di personale; e per i professionisti stessi, che avranno nuove opportunità di crescita, motivazione e riconoscimento..  La crescita professionale, l’attrattività dei percorsi formativi, la possibilità di rispondere con flessibilità ai bisogni di salute dei cittadini passano anche attraverso una riforma che metta fine a disparità ormai ingiustificabili. La Federazione nazionale TSRM e PSTRP, in linea con il proprio mandato istituzionale, è da tempo impegnata in un dialogo costante con le istituzioni e i soggetti parlamentari per sostenere un’evoluzione normativa stabile, non emergenziale, che consenta alle professioni sanitarie di operare con strumenti coerenti con le competenze maturate e con le esigenze del contesto attuale. Siamo determinati a rappresentare questa istanza con fermezza e coerenza, consapevoli che si tratta di un passaggio fondamentale per assicurare futuro e dignità alle nostre professioni. Ci attendiamo a breve segnali chiari e concreti dagli interlocutori politici. La nostra Federazione è pronta a offrire piena collaborazione, nella convinzione che la modernizzazione del sistema sanitario italiano passi anche da qui: dalla rimozione di ostacoli ingiustificati e dalla valorizzazione autentica delle professioni sanitarie . Diego Catania Presidente della Federazione nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP

  • Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario e socioassistenziale

    In Italia ogni giorno oltre 3 milioni di professionisti – del comparto sanitario, sociosanitario, assistenziale e socioassistenziale e del volontariato – si dedicano con passione e competenza al benessere della comunità. È per dar voce e valore a queste azioni che si è celebrata oggi la Giornata Nazionale del personale sanitario e sociosanitario, del personale assistenziale, socioassistenziale e del volontariato. Un appuntamento istituito con la Legge 13 novembre 2020, in onore del personale, sanitario e sociosanitario, assistenziale e socioassistenziale e del volontariato che nel corso della pandemia da Coronavirus è stato in prima linea e che, quotidianamente, affronta le sfide di un sistema sanitario complesso per garantire il diritto alla salute e la tutela della dignità di ogni persona. “Rinnovamento delle professioni per una nuova sanità” è il tema al centro del convegno andato in scena giovedì 20 febbraio 2025, presso le Corsie Sistine, Complesso di Santo Spirito in Sassia – Roma. Oltre 800 i professionisti del settore Sanitario presenti, per dibattere su tematiche più che mai attuali, e che ogni giorno catalizzano l’attenzione dell’intero Paese.  “Oggi celebriamo tutte le donne e gli uomini che, ogni giorno, contribuiscono a garantire la salute degli italiani e lo facciamo insieme alle Federazioni e ai consigli Nazionali degli Ordini che ringrazio per il loro contributo costruttivo – ha detto il Ministro della Salute Orazio Schillaci, in apertura dei lavori -. Questa giornata è anche l’occasione per confrontarci sulla necessità di innovarsi. Questo governo ha fatto della salute dei cittadini una priorità del proprio operato e lavoriamo per una forza lavoro in numero adeguato e con competenze moderne e aggiornate. Valorizzare il personale, infatti, vuol dire migliorare il Servizio sanitario nazionale”. A seguire i saluti istituzionali: del Sen. Francesco Zaffini – Presidente Commissione Salute del Senato della Repubblica.   “Grazie a voi, professionisti del settore, il Sistema Sanitario Nazionale eroga oltre 2 milioni di prestazioni al giorno. Il nostro è il migliore Sistema Sanitario Nazionale d’Europa. Dobbiamo preservarlo. Questo va però anche riformato, e lo stiamo facendo. Abbiamo cambiato la modalità di accesso alla facoltà di medicina, un nuovo sistema che entrerà in vigore dall’anno accademico 2025/26. – Ha sottolineato il Presidente Zaffini -. Lavoriamo a una riforma in Senato sulle specializzazioni mediche e veterinarie. Nel milleproroghe abbiamo fatto numerose cose importanti: sarebbe opportuno ricordare la proroga della formazione obbligatoria. Lavoriamo anche a una proroga al vincolo di esclusività delle professioni sanitarie. Siamo consapevoli del grande compito che ci attende”.  A seguire ha preso la parola sul palco l’On. Ugo Cappellacci – Presidente Commissione Salute della Camera dei Deputati. “I professionisti sanitari rappresentano il pilastro del Sistema Sanitario Nazionale. Oggi non siamo qui solo per rendere omaggio all’impegno di tutti i professionisiti del settore sanitario, ma anche per capire come possiamo migliorarlo. Noi abbiamo iniziato a farlo dall’ascolto, con una indagine conoscitiva, la prima nella storia della Repubblica, sulle professioni sanitarie. Indagine che nasce dalla necessità di conoscere a fondo le realtà per individure soluzioni efficaci. Il Sserivzio Sanitario Nazionale non può più ragionare e andare avanti con una logica emergenziale. Dall’indagine – ha poi continuato il Presidente Cappellacci –  viene fuori il problema della riforma delle carriere. Bisogna coordinare meglio la formazione universitaria con le reali esigenze. Evitare squilibri tra domanda e offerta di professionisti. La sicurezza è un altro aspetto importante: si sta facendo di tutto. Gli attacchi ai professionisti della sanità sono atti spregevoli. Non è solo un problema di sicurezza ma anche e soprattutto culturale. Infine il tema della semplificazione burocratica: liberare risorse affinchè i professionisti del settore possano dedicarsi all’atto medico. Insieme costruiremo il futuro della sanità pubblica. Grazie a tutti per quello che fate”. A concludere il giro di saluti istituzionali, è intervenuto l’ On. Marcello Gemmato – Sottosegretario Ministero della Salute.  “Un complimento va alle Federazioni degli Ordini per aver mobilitato così tanti professionisti del settore sanitario. Questo è sintomo della grande credibilità che hanno i professionisti del settore. Elemento di novità: capacità di ascolto e dialogo del Governo, in particolare con i professionisti sanitari. Oggi ci troviamo a riflettere sul destino del Sistema Sanitario Nazioanle. Il suo destino – ha spiegato l’On. Gemmato – passa attraverso i professionisti sanitari. Chi ha pensato al PNNR prima di noi non ha pensato ai medici, ma oggi stiamo provando a rimediare. La carenza di professionisti sanitari deriva da scelte sbagliate del passato. Il medico di oggi, è quello che si è formato 10 anni fa. È lì che c’è stato un errore. Sottolineare l’importanza di ascoltare le professioni sanitarie, cosa che anni fa non è stata fatta. Questi non sono solo momenti di scambio tra politica e professioni, ma sono momenti in cui noi ascoltiamo e cerchiamo di tradurre i consigli e le richieste in atti concreti. Rimbocchiamoci le maniche, abbiamo una grande sfida. Non esiste sanità di destra e di sinistra. Esiste l’universalismo del nostro sistema che ancora oggi viene quotato come quarto al mondo”.  Momento centrale della Giornata è stato l’intervento delle Federazioni e dei Consigli nazionali delle professioni sanitarie e socio sanitarie, assistenziali e socio assistenziali e del volontariato . Medici, odontoiatri, farmacisti, infermieri, veterinari, ostetriche, fisioterapisti, psicologi, biologi, chimici, fisici, professionisti sanitari dell’area tecnica, della riabilitazione e della prevenzione e assistenti sociali. Teresa Calandra , Presidente della FNO TSRM e PSTRP : “La situazione attuale non è incoraggiante, ma se vogliamo il miglior futuro della nostra sanità questo deve necessariamente passare dalla responsabile e coraggiosa evoluzione delle professioni sanitarie.   Riteniamo che, sotto l’egida del Ministero della salute, si debbano definire i fini identitari delle singole professioni sanitarie, ciò che le rende uniche e indispensabili, per poi poter con la necessaria serenità ragionare su quel che è condiviso o condivisibile tra due o più di esse, a volte anche tra tutte loro, per garantire la flessibilità necessaria alla interprofessionalità, alla sostenibilità e al potenziamento del sistema”. Dopo aver ascoltato le conclusioni dei Presidenti e rappresentanti delle Federazioni, sul palco del dibattito è tornato il Ministro della Salute Orazio Schillaci, per concludere i lavori.  “ Gli interventi delle Federazioni hanno ripreso proposte sulle quali già abbiamo iniziato a lavorare. Oggi credo che per voi e noi la parola chiave è cambiamento. Un processo che richiede la partecipazione di tutti. Il Sistema sanitario nazionale deve ritrovare parte della sua operatività. Fare una riflessione sulla questione retributiva. Affrontare carenze per disomogeneità territoriali. Ricordo che stiamo lavorando a un insieme di interventi per riordinare le professioni. Vogliamo mantenere altissimo il livello dei nostri professionisti – Ha sottolineato il Ministro della Salute Schillaci -. Va per questo assicurato un aggiornamento continuo. Quello delle competenze è un elemento fondamentale. Il progresso tecnologico corre. Cambiano le esigenze, stiamo investendo sulla digitalizzazione. Siamo impegnati nella Legge 3/2018, dobbiamo superare le criticità. Il nostro è un impegno a 360° che si tradurrà entro la fine dell’anno in un provvedimento di riforma organica sul quale stiamo lavorando”.  Guarda l’intervento della Presidente Calandra Guarda la registrazione di tutto l’evento: Roma, 20 febbraio 2025 Rassegna stampa Quotidiano sanità ; Quotidiano sanità (bis) ; Sanità informazione ;

  • Incontro tra gli Ordini delle Professioni Sanitarie e l’Assessore Anfosso del Comune di Pavia

    L’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione della Provincia di Pavia, insieme all’Ordine delle Professioni Sanitarie Infermieristiche (OPI), all’Ordine della Professione Ostetrica (OPO) e all’Ordine dei Fisioterapisti (FNOFI), ha partecipato a un incontro istituzionale con l’Assessore alla Sanità del Comune di Pavia, Dott. Anfosso. Durante l’incontro sono state affrontate tematiche rilevanti per la salute pubblica, tra cui la promozione e la valorizzazione delle professioni sanitarie, fondamentali per il benessere della cittadinanza e per l’efficacia dei percorsi di prevenzione e cura. È stata condivisa la volontà di rafforzare la collaborazione tra le professioni sanitarie e l’Amministrazione comunale, promuovendo iniziative che favoriscano una maggiore conoscenza del ruolo svolto dai professionisti della salute, in un'ottica di integrazione e sinergia sul territorio. L’Ordine TSRM e PSTRP della Provincia di Pavia conferma il proprio impegno a operare in rete con le istituzioni e con tutti i professionisti sanitari, per una sanità sempre più prossima, accessibile e orientata alla prevenzione.

  • Gli Assistenti sanitari agli Stati Generali della Prevenzione

    Si sono conclusi ieri a Napoli gli Stati Generali della Prevenzione, un evento che ha segnato un momento cruciale per il futuro della sanità pubblica italiana. Per due giorni, istituzioni, esperti, professionisti e rappresentanti delle professioni sanitarie hanno discusso un tema spesso trascurato: la prevenzione come pilastro strategico per la salute collettiva e la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Il messaggio principale è stato chiaro: investire nella prevenzione significa costruire il futuro, non sprecare risorse. Questo concetto è stato ribadito dal Ministro della Salute, che ha sottolineato l’urgenza di destinare almeno il 10% del Fondo sanitario alla prevenzione, superando l’attuale 5%. Anche il Presidente della Repubblica ha evidenziato l’importanza di una sanità orientata al futuro, che metta al centro i bisogni delle persone e il diritto fondamentale alla salute. Un ruolo centrale in questa nuova visione è stato riconosciuto agli Assistenti sanitari, professionisti da sempre impegnati nella promozione della salute e nell’educazione sanitaria. La Vicepresidente della Commissione di albo nazionale, Giuseppina Ravizzi, ha lanciato un appello significativo: «Gli Assistenti sanitari sono pronti a collaborare e a dialogare apertamente. È arrivato il momento di riconoscere il loro valore, perché rappresentano una risorsa immediatamente efficace per raggiungere gli obiettivi concreti emersi durante queste giornate». Grazie alla loro formazione, alla vicinanza con le comunità e alla capacità di lavorare in rete, gli Assistenti sanitari sono figure essenziali per affrontare le sfide attuali, dalla promozione di stili di vita sani alla riduzione delle disuguaglianze. Dopo anni di scarsa considerazione, oggi chiedono fiducia, rispetto e un ruolo attivo nelle strategie di sanità pubblica. La Presidente della Cdan, Daniela Addis, ha concluso: «Gli Stati Generali ci offrono una visione rinnovata della prevenzione, finalmente riconosciuta come un asse strategico fondamentale. Gli Assistenti sanitari sono pronti a dare il loro contributo con competenza, presenza capillare e una solida preparazione. È il momento di integrarli pienamente nei percorsi di salute pubblica, valorizzandone il ruolo e garantendo loro una presenza strutturata e attiva all’interno del Servizio Sanitario Nazionale».

  • Concluso con Successo il Corso "Il Ruolo delle Professioni Sanitarie nella Sanità Digitale"

    Si è tenuto con grande interesse e partecipazione il corso di formazione "Il Ruolo delle Professioni Sanitarie nella Sanità Digitale", svoltosi lo scorso 5 aprile 2025.  L'evento ha avuto luogo nella prestigiosa cornice del Collegio Cairoli a Pavia. L'iniziativa, organizzata dall' Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione, ha offerto un'importante occasione di approfondimento su un tema di stringente attualità per il futuro del sistema sanitario. I partecipanti hanno potuto beneficiare di un programma formativo di alto livello, che ha garantito il rilascio di 7 crediti ECM.  L'iscrizione all'evento, gratuita, ha registrato il tutto esaurito, confermando il grande interesse della comunità professionale per le tematiche legate all'innovazione e alla digitalizzazione in sanità. Un ringraziamento a tutti i partecipanti, i relatori e agli organizzatori che hanno contribuito al successo di questa importante giornata formativa.

  • Nuovo Consiglio Superiore di Sanità: il contributo della FNO TSRM e PSTRP.

    L’8 luglio 2025 si è insediato ufficialmente il nuovo Consiglio Superiore di Sanità (CSS) per il triennio 2025-2028, alla presenza del Ministro della Salute, Orazio Schillaci. Durante il suo intervento, il Ministro ha sottolineato l’importanza del Consiglio nel fornire proposte e pareri su temi di grande rilevanza per la sanità pubblica, con un impatto significativo sulla salute e sulla vita dei cittadini. Nel corso della seduta, Alberto Siracusano è stato eletto presidente per acclamazione, affiancato dai vicepresidenti Annamaria Colao e Alberto Mantovani. Il Consiglio Superiore di Sanità, massimo organo tecnico-consultivo del Ministero della Salute, è composto da membri di diritto, tra cui i rappresentanti delle Federazioni e dei Consigli nazionali degli Ordini delle professioni sanitarie – per la FNO TSRM e PSTRP, il Presidente Diego Catania – e da 30 membri nominati dal Ministro della Salute. «Rivolgo le mie congratulazioni e i più sinceri auguri di buon lavoro al professor Siracusano e ai vicepresidenti Colao e Mantovani, così come a tutti i membri del nuovo Consiglio appena insediato», ha dichiarato Diego Catania, Presidente della FNO TSRM e PSTRP. «Confidiamo che il Consiglio Superiore di Sanità, quale massimo organo tecnico-consultivo del Ministero e “pilastro della sanità italiana”, valorizzi le competenze di tutti i professionisti sanitari, che ogni giorno garantiscono la salute pubblica, tutelando il benessere dei cittadini e il corretto funzionamento del Servizio sanitario nazionale». Catania ha inoltre aggiunto: «La Federazione nazionale, che ho l’onore di rappresentare, attraverso le 18 Commissioni di albo nazionali, offrirà il proprio contributo tecnico, scientifico e professionale alle attività del Consiglio, promuovendo complementarità e collaborazione interdisciplinare, con spirito costruttivo e senso di responsabilità».

  • Sanità digitale e professioni sanitarie: tra evoluzione e nuove competenze

    La digitalizzazione sta rivoluzionando il sistema sanitario del nostro Paese. Per garantire un impatto realmente efficace, è fondamentale una gestione attenta e competente, che ponga al centro la persona assistita e preveda una formazione adeguata per i professionisti sanitari. È quanto emerge dal convegno che si è tenuto venerdì scorso (21 febbraio 2025) a Roma, presso la Biblioteca del Senato della Repubblica “Giovanni Spadolini”. L’evento, organizzato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione ( Fno Tsrm e Pstrp) , ha promosso una riflessione proattivo sulle sfide e le opportunità offerte dalla transizione digitale in ambito sanitario. «Riteniamo sia fondamentale confrontarsi su come garantire che l’innovazione tecnologica in ambito sanitario proceda nel rispetto dei diritti dei cittadini e dei principi etici che guidano le nostre professioni, come ben testimoniato dai nuovi codici deontologici recentemente approvati dal nostro Consiglio nazionale. – è il commento di Teresa Calandra , Presidente della Federazione nazionale , che ha aggiunto – La digitalizzazione rappresenta una svolta epocale che sta trasformando anche il modo in cui vengono erogati i servizi sanitari, migliorandone l’efficienza e l’accessibilità, nonché la qualità complessiva delle cure. Tuttavia, questo cambiamento porta con sé nuove sfide, sia dal punto di vista della protezione dei dati personali sia per le responsabilità scientifiche e professionali». L’avvio della transizione digitale negli enti pubblici e l’impatto della digitalizzazione sui professionisti sanitari, inclusi quelli in regime di libera professione, hanno rappresentato temi centrali del dibattito, con uno sguardo rivolto agli sviluppi futuri. Quella del digitale è una vera rivoluzione, anche grazie agli investimenti che, in questo settore, sono in crescita. Tuttavia, permangono forti disuguaglianze territoriali: i dati di NetConsulting Cube – del giugno scorso – evidenziano che la spesa media per la sanità digitale è di 76,4 euro per abitante, con una differenza superiore al 50% tra le Regioni del nord e del sud Italia.  «La digitalizzazione in sanità è una grande opportunità per il SSN, ma richiede il coinvolgimento attivo di tutti gli attori che ne fanno parte. La carenza di competenze digitali tra i professionisti sanitari rappresenta un ostacolo significativo all’adozione di queste tecnologie, a cui si aggiunge una gestione regionale della sanità frammentata» così il Sottosegretario alla salute , Marcello Gemmato , intervenuto al convegno della Fno Tsrm e Pstrp, il quale ha sottolineato che il sistema sanitario, grazie al digitale ambisce a diventare più efficiente, equo e sostenibile, tuttavia «per farlo bisogna investire nelle competenze dei professionisti sanitari, fornendo loro strumenti e competenze per migliorare la qualità dell’assistenza, ottimizzare l’organizzazione del lavoro e garantire un accesso equo ai servizi sanitari digitali. Con l’aiuto di tutti si potrà costruire un sistema moderno, integrato e capace di offrire servizi di qualità a tutti i cittadini». La Fno Tsrm e Pstrp ha avviato una serie di iniziative volte a facilitare l’adozione di strumenti digitali da parte dei professionisti della salute, garantendo formazione specifica, supporto nell’utilizzo delle nuove piattaforme e un percorso di progressiva integrazione con il FSE (Fascicolo sanitario elettronico e gli altri sistemi digitali nazionali). In particolare la Federazione nazionale ha adottato il Piano triennale di transizione digitale – come spiegato da Alessandro Iala , consulente della Federazione nazionale per la Transizione digitale – un documento che pone le basi per un’evoluzione concreta e sostenibile in termini di sanità digitale, in piena sintonia con le direttive e le raccomandazioni dell’Agenzia per l’Italia digitale (AgID), che non solo ambisce a implementare nuove tecnologie, ma che ha l’obiettivo di ripensare ai processi in un’ottica di efficienza, interoperabilità e accessibilità dei servizi per i professionisti e i cittadini. Con riferimento alla trasformazione digitale, è intervenuta anche Alessandra Pieroni , della Direzione Innovazione e Transizione Digitale di AgID , la quale ha sottolineato l’importanza dell’Infrastruttura pubblica digitale (IPD) per la modernizzazione e l’efficienza dei servizi pubblici e privati, garantendo un accesso ampio, sicuro e interoperabile. Grazie all’uso di sistemi digitali condivisi, questa Infrastruttura facilita la creazione di processi innovativi e servizi avanzati per la PA, riducendo frammentazione e ridondanze. Agendo come ‘ building block’ digitali, queste infrastrutture permettono una trasformazione digitale su larga scala, favorendo l’integrazione tecnologica e promuovendo una governance più agile, efficace e accessibile ai cittadini e alle imprese. In questo contesto, una particolare attenzione è stata dedicata alla protezione dei dati personali. Ovvero dati sensibili, il cui rispetto della riservatezza non costituiscono un mero adempimento burocratico, ma un principio etico e professionale alla base della pratica sanitaria, in quanto integrata già nei codici deontologici di recente approvazione, come ha evidenziato Saverio Colabianchi , DPO della Federazione nazionale . La digitalizzazione impone nuove responsabilità, ma rafforza il ruolo del professionista nella tutela della riservatezza, integrità e disponibilità delle informazioni.  Concetto confermato anche da Silvia Melchionna del Dipartimento libertà pubbliche e sanità del Garante per la protezione dei dati personali (GPDP), intervenuta alla giornata di studio, la quale ha sottolineato che la protezione dei dati non rappresenta un ostacolo alla digitalizzazione del sistema e dei servizi sanitari, a condizione che venga integrata sin dalle fasi iniziali di progettazione, secondo il principio della privacy by design , approccio che consente di sviluppare infrastrutture digitali sicure ed efficienti, garantendo il rispetto della riservatezza e la conformità normativa senza compromettere l’innovazione e l’accessibilità dei servizi. Alla luce di queste considerazioni, la ricerca scientifica assume un ruolo centrale, focalizzandosi sull’integrazione delle tecnologie digitali nei percorsi assistenziali, e sulla valutazione dell’impatto della sanità digitale in termini di efficacia e sostenibilità, oltreché lo sviluppo di nuove metriche per misurare l’innovazione sanitaria, fornendo dati sul rapporto costo-beneficio e qualità delle nuove modalità di assistenza. Ad introdurre il dibattito è stato il Presidente dell’ Istituto superiore di sanità , Rocco Bellantone , che ha sottolineato il ruolo di primo piano dell’ISS nella ricerca sull’intelligenza artificiale e la digitalizzazione, con un impegno costante per la trasparenza dei dati e la formazione dei professionisti. Bellantone ha evidenziato la necessità di un’azione collettiva e una visione condivisa per superare le resistenze, garantire un quadro normativo adeguato e promuovere la trasparenza dei processi, nonché l’uso di dati sintetici nella ricerca per affrontare i limiti legati alla privacy proprio nella ricerca. Secondo Giuseppe Greco , Professore dell’ Università degli studi di Firenze intervenuto all’evento: «La ricerca sulle professioni Tsrm e Pstrp si inserisce nella più ampia sfida evolutiva delineata dal documento approvato dalla Federazione nazionale il 29 luglio 2023. Questo testo invita i professionisti sanitari a una riflessione consapevole sul loro ruolo nel sistema sanitario, sottolineando la necessità di un’integrazione sempre più stretta tra le diverse discipline e professioni. Al tempo stesso, ribadisce l’importanza di definire con chiarezza i ruoli e i modelli di presa in carico specifici per ogni professione, evitando sovrapposizioni e favorendo una collaborazione efficace. Centrale è anche la visione secondo cui le professioni sanitarie non possono essere definite solo in base alle prestazioni erogate, ma devono piuttosto rispondere ai bisogni di salute della popolazione, evolvendo di conseguenza. Il raggiungimento di questi obiettivi passa necessariamente attraverso l’innovazione digitale, il cui impatto è ormai imprescindibile per il futuro della sanità. Proprio il rapporto tra digitalizzazione e responsabilità sociali, scientifiche e professionali rappresenta il tema centrale della giornata di riflessione odierna». Guglielmo Bonaccorsi, Stefano Durante e Martina Giusti hanno presentato lo stato dell’arte di tre progetti del centro studi Sapis della Fno Tsrm e Pstrp, rispettivamente l’osservatorio sulle professioni Tsrm e Pstrp e territorio, quello sulle professioni Tsrm e Pstrp negli IRCCS (SPIRLab) e la special issue di Frontiers che, a seguito dello Spring colloquium del maggio 2024, fornirà risorse bibliografiche sul contributo delle professioni sanitarie nell’assicurare la sanità pubblica. Infine, la giornata, con gli interventi dei consulenti della Fno Tsrm e Pstrp, Marco Montes e Roberto Dezio – del gruppo libera professione , ha rivolto il suo sguardo ai liberi professionisti, che rappresentano circa il 30% degli iscritti Tsrm e Pstrp, evidenziando la necessità di gestire la transizione digitale con strumenti adeguati. I professionisti sanitari autonomi, devono poter affrontare questo mutamento partendo da garanzie concrete, che riconoscano il loro ruolo e incentivino il loro contributo all’interno del SSN. In questo scenario, la Federazione nazionale ha intrapreso diverse attività tra cui l’aggiornamento dei codici ATECO delle professioni Tsrm e Pstrp, la costituzione del tavolo paritetico con la FNOMCeO, le Società tra professionisti e l’avvio dei lavori per la cassa previdenziale, che rappresentano i pilastri fondamentali di una strategia organica e strutturata, con l’obiettivo di garantire il successo della trasformazione digitale, valorizzando il lavoro dei professionisti autonomi, assicurando loro maggiori tutele e opportunità.  L’innovazione tecnologica non è un fine, ma uno strumento per migliorare la qualità delle cure e ottimizzare le risorse. Dal convegno è emersa con la necessità di un maggiore coinvolgimento delle professioni sanitarie nei processi decisionali sulla digitalizzazione, affinché le nuove tecnologie rispondano davvero ai bisogni di assistiti e operatori, per garantire un sistema sanitario più equo, efficiente e umano, in cui l’innovazione vada di pari passo con l’etica e la relazione di cura. Guarda la registrazione dell’evento  Roma, 24 febbraio 2025  Rassegna stampa Agenzia salute Trend sanità DottNet Panorama della sanità  AzSalute Notizie Tiscali Blog.it Corriere nazionale.it CorrierePl.it Distretto Economico Gazzette del Sud Giornale partite Iva Ildenaro.it Ildirigente.com Ilmoderatore Il Tempo IlTime.it Il Tirreno IMG press Italia notizie 24 Italpress Stampa parlamento Libero quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno Agenzia di stampa AGR Affari italiani

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